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Un Sai di Storo emigrato nell’800 a Lugano

  • Immagine del redattore: libreriadelchiese
    libreriadelchiese
  • 4 gen 2016
  • Tempo di lettura: 1 min

Un’ingiunzione di pagamento del Comune di Storo del 22 aprile 1842 ci rivela che in quell’anno un Geremia Sai, figlio di Marino, era emigrato stagionalmente in Svizzera. Di lui si legge che è “domiciliato in Lugano, ma momentaneamente trovasi pure in Storo”.

Geremia non fa fortuna. Nel 1854 riceve un mutuo di 120 fiorini abusivi dal fratello Salvatore, accettando l’ipoteca sul suo fondo alla Nascaletta. Non riuscirà mai ad onorarlo.

Il 18 gennaio 1858 la Pretura di Lugano fissa il debito di Geremia nei confronti del negoziante Antonio Stoppa per “somministrazioni di pane ed altri generi di negozio” e mette l’ipoteca sulla casa della contrada storese di Pissine. Un anno dopo, su istanza prodotta dal citato negoziante luganese, la stessa casa è stimata e messa all’asta. L’atto contiene una descrizione dell’edificio.

Geremia non rientra più a Storo. Muore all’età di 60 anni a Lugano nel dicembre del 1867 e il curato si limita ad aggiungere che il defunto era spostato con Maria Cortesi, un cognome non giudicariese.

Ingresso di una vecchia casa contadina di Storo.


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