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Salvatore e Antonio Sai in Argentina

  • Immagine del redattore: libreriadelchiese
    libreriadelchiese
  • 4 gen 2016
  • Tempo di lettura: 1 min

Salvatore (classe 1872) e Antonio (classe 1874) Sai di Storo emigrano assieme in Argentina ancora molto giovani, prima del 1896, e trovano lavoro nella zona di Zàrate. Lo attesta una carta del periodo, nella quale Francesco Scaglia Manciàt, loro vicino di casa a Storo, compare come procuratore dei due Sai “ora dimoranti a Zarate, nella Repubblica Argentina”. Zàrate era allora un piccolo centro della fertile pianura attraversata dal fiume Paranà, a 90 km. da Buenos Aires. Fu fondata solo nel 1850, oggi è una città quasi 100.000 abitanti.

L’Argentina fu la meta privilegiata degli emigrati storesi negli ultimi decenni dell’Ottocento. All’inizio del 1886 si erano imbarcati per Buenos Aires anche due vicini di casa dei Sai, Cirillo Beltramolli-Cerili e Giustino (Agostino) Zocchi.

A Zàrate Salvatore Sai conosce la giovane Ernesta Maccagnani di Vincenzo e Luigia Neri, nata a Castenaso (10 km. a est di Bologna) nel 1878, quindi sei anni più giovane di lui. Il certificato che i genitori di Ernesta si fanno rilasciare nel novembre 1882, forse poco prima di imbarcarsi per il Sud America, attesta che la bambina è battezzata a Castenaso lo stesso giorno della nascita.

Argentina 1899. In piedi da sinistra: Antonio Sai (nato nel 1874), Salvatore Sai (1872), Vincenzo e Luigia Maccagnani (genitori di Ernesta), Raffaele Maccagnani (fratello di Ernesta). Seduti da sinistra: Ernesta Maccagnani (1878) con in braccio il figlio Marco (nato in Argentina nel 1898), e i bambini Ernesto ed Enrichetta Maccagnani, fratelli minori di Ernesta.


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