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Le 87 lettere dell’emigrata Maria Zulberti

  • Immagine del redattore: libreriadelchiese
    libreriadelchiese
  • 4 gen 2016
  • Tempo di lettura: 1 min

Giuseppe Zulberti (a destra) con un amico in Ohio attorno al 1920.

Il progetto “Storie di vita e di comunità. Recupero, documentazione e divulgazione di memorie della Valle del Chiese”, realizzato con il sostegno della Fondazione della Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, ha coinvolto la popolazione e ha consentito all’Associazione di promozione sociale “Il Chiese” di raccogliere parecchia documentazione sinora sconosciuta.

Tra le cose più belle e più complete uscite ci sono le 87 lettere consegnate da Luciano Zulberti di Storo, scritte da sua zia Maria dagli Stati Uniti ai familiari tra il maggio del 1922 e il febbraio del 1949.

Maria nasce il 18 novembre 1892 nella famiglia di Giusto Zulberti e Caterina Bonomini Botèr. Emigra nel primo autunno del 1921 assieme al marito Luigi che ha appena sposato imbarcandosi a Genova sul piroscafo Regina d’Italia.

Maria raggiunge il fratello Giuseppe nel Massachusetts, dove da più di dieci anni si trovavano anche altri emigrati storesi. Nelle prime settimane è in affitto o ospite di parenti e amici. L’intenzione è mettere da parte qualche cosa e poi rientrare al paese natale, ma il progetto sarà rimandato continuamente.

Neppure Giuseppe rientrerà più a Storo. Alla fine del 1922 si sposta dal Massachusetts all’Ohio. Lavora prima in fabbrica e poi in un hotel. Le sue condizioni economiche, malgrado qualche periodo di disoccupazione, sono giudicate buone dalla sorella: ha la radio e l’automobile, una casa con tutti i comfort, frequenta teatri e cinematografi, dopo il matrimonio vive in una fattoria di Olmsted, sempre in Ohio, ed è proprietario di un allevamento di polli.

Le lettere meriterebbero una divulgazione con apposita pubblicazione.

L’emigrata Maria Zulberti.


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