La storia dell’ultima “merecana” di Storo
- libreriadelchiese
- 4 gen 2016
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L’ultima cittadina americana di Storo è stata Mary Armanini, sposata Zulberti, nata in West Virginia il 20 marzo 1912.
Suo padre Luciano (classe 1884) emigra negli Stati Uniti già nel 1903, quando ha solo 19 anni, lasciando a Storo la morosa Margherita. Va a lavorare nella miniera di carbone di Cambria (Wyoming). In uno scoppio del grisou riporta ustioni su tutto il corpo e passa tre mesi in baracca sotto un lenzuolo protettivo.
Qualche maligno sparge nel paese natale la voce che Luciano si è innamorato della giovane che lo assiste. Quando Margherita lo viene a sapere scappa in America assieme a una compaesana. Ha 26 anni. Qualche giorno dopo Luciano e Margherita si sposano e di lì a qualche mese nasce la primogenita Mary.
Quando arrivano le prime voci sul probabile scoppio della guerra, i due emigrati rientrano in Italia e il 13 aprile 1914 confermano la loro unione nella chiesa di Storo. Hanno poi altre tre figlie: Anna, Giovanna e Virginia.
A fine luglio del 1914 Luciano è mandato a combattere in Galizia. Ferito al petto da una scheggia di bomba, viene ricoverato in un ospedale delle retrovie. Dall’ospedale scrive ripetutamente alla moglie, ma questa non risponde perché è in montagna con le mucche. Luciano allora scappa e viene a Storo. Ritrova la sua Margherita, ma qualche giorno dopo la saluta e ritorna ai campi di battaglia con la paura di essere trattato da disertore e fucilato.
Dice ai suoi superiori che era fuggito per amore - così come la sua Margherita per amore era fuggita in America - e i superiori lo perdonano.

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