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La breve esperienza di Natale Poletti

  • Immagine del redattore: libreriadelchiese
    libreriadelchiese
  • 4 gen 2016
  • Tempo di lettura: 1 min

Il 13 febbraio del 1883 Natale Poletti di Storo, 31 anni, ottiene dal Capitanato Distrettuale di Tione il passaporto “per gli stati europei e americani” e affronta l’avventura. È sposato da nove anni con Giovanna Cortella e ha quattro figli tra i sette e i due anni. L’anno prima, a distanza di cinque mesi uno dall’altro, gli erano morti la mamma e il papà, la prima a 60 anni, il papà a 58.

Il passaporto dice che Natale è “di statura media, con viso ovale, capelli castani, gli occhi bigi, la bocca e il naso regolari” e aggiunge che di professione fa il “giornagliere”, è cioè un nullatenente o quasi, che sopravvive lavorando a giornata per chi lo chiama.

“Tornerò presto”, dice alla moglie, abbracciandola, ma non farà più ritorno al paese d’origine. Muore dopo pochi giorni di lavoro in una miniera della Pennsylvania.

Le autorità statunitensi restituiscono il passaporto al curato don Giovanni Zadra, il quale consegna il documento alla moglie del povero Natale dopo avervi apposto la seguente scritta: “30 marzo 1883 ad ore 8 di sera morì Poletti Natale fu Salvatore di Storo, in America Settentrionale Pennsylvania Beaver County in Cannalton in the Tattory. Il suo corpo giace nel cimitero di Clinton”. Il suo soggiorno oltreoceano era durato appena un mese!

Passaporto di Natale Poletti


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