Integrazione nel nuovo mondo degli Stati Uniti
- libreriadelchiese

- 4 gen 2016
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La storia dei diciassettenni Pietro Zontini Moschì e Simone Zontini Monfrì, che partirono da Storo nel marzo del 1889 è un esempio di come gli emigrati trentini cercarono subito di integrarsi nel nuovo tessuto sociale, assolvendo gli obblighi civili e militari del nuovo Stato e dimenticando spesso anche il bagaglio culturale del Vecchio Mondo.
Pietro e Simone vanno a lavorare nella miniera di carbone di Somerdale (Ohio). Simone, che una volta sbarcato a New York si fa chiamare Sam, combatte nella guerra ispano-americana (1895-1898). Pietro, dopo qualche mese lascia la miniera e passa a lavorare alla costruzione dei 200 km. della linea ferroviaria che collega la Pennsylvania al lago Erie. Appena sbarcato a New York, anche Pietro cambia nome: d’ora in poi sarà Peter. Ma egli cambia anche il cognome da Zontini in Zantene.
Raggiunto l’Ohio, Pietro sente il bisogno di non tagliare i legami con i valori religiosi in cui era cresciuto. Glielo aveva raccomandato anche la mamma: “Varda dä nar än chiésa, ét capì? - gli aveva detto. Cerca allora una chiesa, ma si accorge che non ci sono chiese cattoliche in paese. Decide allora di farsi protestante e frequenta regolarmente la Congregational Church di Somerdale.
Altri esempi di integrazione si ricavano da molte fotografie che gli emigrati mandano a casa: amano farsi ritrarre ben vestiti, oppure posano con i vestiti e nelle fogge degli indiani o dei cowboy.

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