Giovanni Demadonna nelle miniere di Cambria
- libreriadelchiese
- 4 gen 2016
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Giovanni Necolì non ha ancora compiuto i 29 anni quando parte per gli Stati Uniti. Lascia a Storo i genitori, tre sorelle e il ventiseienne fratello Simone. Assieme a lui parte anche il fratello Salvatore che non ha ancora compiuto i 21 anni.
I registri di bordo della nave Saint Paul documentano che i due Necolì s’imbarcano a Southampton il 6 febbraio 1904 assieme ad altri due storesi. Il viaggio dura nove giorni. Dopo i controlli, le visite mediche e la quarantena nella baracche di Ellis Island, i quattro raggiungono Cambria, un centro minerario sorto dal nulla nel Wyoming.

I due fratelli Necolì rimpatriano nel tardo autunno del 1907, Giovanni col fermo proposito di sposarsi. Il 16 maggio 1908 si unisce in matrimonio con la trentenne Maddalena Gelpi Pesógne, la prima donna che ha incontrato arrivando in paese. Ma Maddalena muore di lì a cento giorni.
Gioàn fa allora un secondo “matrimonio lampo” con Nina Beltramolli della famiglia Cerili, che incontra mentre va a Messa cantata, ma poco dopo riparte per Cambria. Egli è infatti nell’elenco dei passeggeri del bastimento Philadelphia che nel novembre del 1909 salpa dal porto francese di Cherbourg, vicino a Le Havre. Con lui ci sono anche il fratello Salvatore ed altri 5 compaesani.
Ma in quel periodo c’è crisi a Cambria. Spinto dalla crisi e dalla nostalgia della moglie Gioàn rientra a Storo, giusto in tempo per ubbidire alla mobilitazione generale austriaca del luglio 1914 che lo porta a combattere in Galizia.
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