Le povere cose di una casa contadina
- libreriadelchiese
- 22 gen 2016
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La consistenza degli utensili domestici elencati della divisione tra Antonio e Giacomo Malcotti del 1774 è la certificazione della diffusa ristrettezza del tempo.
Ad Antonio Malcotti vanno i seguenti effetti: “un paio sedelli [secchi] di rame con manico di ferro, un paiolo piccolo e uno più grande, un bronzo sparso [padella piatta di bronzo], uno scaldaletto di rame con manico di ferro, una padella di rame per il burro, una credenza per i piatti tondi, un banco [cassapanca] con due scomparti, la banca pel fuoco, un’altra banca piccola, una tavola di abete rotta, una catena per il fuoco, una pala del fuoco, una botte di castagno con cerchi di ferro, una zappa, un piccolo brento per la liscia, un banco per il grano, due sedie a paglia fruste, una sega da mano logora”.
La dotazione assegnata allo zio Giacomo sembra più “ricca”: “un sedello di rame con manico di rame, un paiolo, una pignata con coperchio di rame, un bronzo sparso, una cazza [mestolo per liquidi] di rame, una suppiera di stagno rotta, una padella pel burro di rame, una padella di rame per la torta con manico di ferro, una spanarola [spannatoia] di rame, un banco pel grano a tre scomparti, una banca pel fuoco, catena del fuoco, padella per le castagne, un zappone, una scurre vecchia, martello e incudine per battere la falce fienaia, un trivellone per le viti, due zappe, una zangola per condensare la panna in buttirro, una secchia pel latte, un banco vecchio, due sedie a paglia fruste, padella per la monica [intelaiatura di legno nella quale si pone lo scaldaletto a brace], una sega da mano al monte”.
Per conguagliare le parti ad Antonio sono inoltre assegnati “un martello, un cosidetto ascetto [accetta] ed un cava broche e tenaglia piccola”. Restano in comproprietà “una misura pel grano di legno così detta quarta, un vaglio, una tavella da lavare [asse da lavare], una secchia per l’acqua di legno”.


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