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La levatrice Ernesta

  • Immagine del redattore: libreriadelchiese
    libreriadelchiese
  • 22 gen 2016
  • Tempo di lettura: 1 min

Il diploma di levatrice di Ernesta Maccagnani.

Arrivata a Storo, nell’estate del 1901 Ernesta Maccagnani, originaria di Budrio, moglie di Salvatore Sai che aveva conosciuto in Argentina, fece una scelta professionale che le assicurerà una relativa indipendenza economica. Il 14 agosto informò il sindaco che era “intenzionata di intraprendere il mestiere di levatrice e ancora in autunno anno corrente andare a Insbruk all’ospizio delle partorienti per istruirsi nel detto mestiere”; promise che sarebbe ritornata “dalla scuola coi suoi atestatti in regola”.

Il corso durava cinque mesi. Il 22 febbraio 1902 il presidente dell’Istituto rilasciò alla giovane il diploma che certificava che aveva superato l’esame finale “con esito - distinzione - ed ha con ciò dimostrato nella maniera corrispondente alle prescrizioni di essere abile all’esercizio della pratica di levatrice”. Pertanto “essa è autorizzata ad esercitare in base a questo diploma nel territorio dei Regni e Paesi rappresentati nel Consiglio dell’Impero, dopo regolare insinuazione alla competente autorità del luogo ove intende fissare il suo domicilio, la pratica di levatrice in conformità all’istruzione di servizio per levatrici ad essa consegnata”.

Il 25 gennaio 1903 il podestà di Storo comunicò ad Ernesta che le era assegnato il posto di “mammana comunale assieme alle altre due levatrici Candida Romagnolli e Giacomina Zocchi coll’annuo salario di Corone 53,33 per ciascheduna”.


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