Il matrimonio lampo di Giovanni Demadonna
- libreriadelchiese
- 22 gen 2016
- Tempo di lettura: 2 min
Non ha ancora trent’anni Giovanni quando parte per gli Stati Uniti in cerca di lavoro. Negli Stati Uniti rimane alcuni anni. Poi, nel 1907, col piccolo gruzzolo che faticosamente ha messo da parte torna a casa con un programma ben stabilito: fermare la prima ragazza di Storo che incontra per strada e chiederla in sposa.
E così fa. Elegante e impreziosito nel suo vestito nuovo fiammante di stile “americano”, passa dal parroco e, scendendo dalla chiesa, si imbatte in una fiorente contadina - Maddalena Gelpi della numerosa famiglia dei Pesógne. I due si guardano e subito si intreccia un dialogo:
- Ma set ti Gioàn? Te sét stüfà da star an Mèreca?
- Ne me so stüfà nò: só vegnü a cercar la morusa e pò vó fò amò...
I due si soppesano un attimo in silenzio. Il primo a riprendere il discorso è il giovane:
- Vöt spusarme ti? Se te me dise de sì, mi te spuso defat defatènto...
La ragazza, che forse è la prima volta che sente parlare di matrimonio, arrossisce:
- Ma Gioàn, proprio sü du pé... I mestér bégna pànsarghe sü anmanc an pó!
- Ghiüsto tusa, te gh’é rasù. Pènsaghe sü ntat che mi vó a salödar i mé e stasira a le sèt vègno a tör na respòsta.
Quale sia la risposta possiamo immaginarlo perché pochi mesi dopo l’incontro i due si inginocchiavano davanti all’altare.
Ma purtroppo il matrimonio così rapidamente e felicemente concluso non dura a lungo. Nel settembre dello stesso 1908 in cui è stato celebrato ha una tragica soluzione. La bella e apparentemente sana Maddalena muore fulminata da un infarto.
Il Demadonna è prostrato dal dolore, ma in pochi giorni si fidanza e poi sposa Antonia Beltramolli di Cirillo. Poi riparte per l’America, ma non vi si trattiene molto. Nell’estate del 1912 è a Storo. La prosperosa e prolifica Antonia gli dà sette figli, tre dei quali - Maria, Rita e Luigi - sopravvivranno, mentre gli altri quattro se ne andranno in giovanissima o giovane età.

Comments