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I soldati Pellizzari Scarpèr di Daone

  • Immagine del redattore: libreriadelchiese
    libreriadelchiese
  • 22 gen 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

Marta Pelizzari di Daone, ora abitante a Strada, ci ha consegnato alcune note sulla sua famiglia assieme ad alcune fotografie.

Marta ci ha raccontato la storia dei suoi nonni Giovanni Pellizzari Scarpèr e Maria Corradi di Daone. Ebbero sei figli, tutti maschi: Giacinto Luigi (classe 1890), Antonio (1892), Martino Ermenegildo (1893), Corrado (1895), Vittorio (1898) e Cesare (1904). Allo scoppio della guerra furono subito arruolati i due figli maggiori, Giacinto e Antonio. Giacinto aveva 24 anni, Antonio 22. I due fratelli furono mandati coi loro compaesani sul fronte russo della Galizia.

Giacinto passò direttamente al fronte dal servizio militare che stava terminando a Innsbruck e che a quel tempo durava tre anni. Di quel periodo abbiamo due fotografie usate come cartolina postale, scritte da Innsbruck e dirette al padre. La prima, “la fotografia della mia recluta”, è dell’1 novembre 1912. Giacinto vi è ritratto assieme ai suoi commilitoni.

Fotografia cartolina spedita da Innsbruck l’1.11.1912 da Giacinto Pellizzari di Daone al padre Giovanni. Giacinto è il secondo da sinistra della fila in alto.

Il 15 agosto 1914 Giacinto è ancora a Innsbruck, ma adesso è mobilitato come indica la fotografia che lo ritrae assieme a 5 compagni con la scritta “Erinnerung an di Mobilisierung 1914” (ricordo della mobilitazione 1914) e che invia come cartolina postale al fratello Corrado, rimasto a Daone.

Fotografia cartolina spedita da Innsbruck nell’agosto 1914 da Giacinto Pellizzari di Daone al fratello Corrado. Giacinto è il primo a sinistra.

Poco dopo Giacinto partì per il fronte. Scrisse l’ultima volta nel settembre del ’14, poi di lui non si seppe più nulla.

Nei primi giorni di maggio del 1915 furono chiamati alle armi anche altri due giovani dei Pellizzari Scarpèr: Martino di 22 anni e Corrado di 20. Vennero arruolati il 20 maggio 1915 e inviati in Galizia. Da qui Martino scrisse l’ultima vota nell’agosto di quell’anno. Poi più nessuno riferì sue notizie.

Nel 1916 venne arruolato anche il quintogenito degli Scarpèr, Vittorio, che aveva allora 18 anni ed era profugo con la mamma a Dasindo. Sopravvisse alle battaglie e trincee del fronte russo, ma nel novembre del 1918, dopo la disgregazione dello sconfitto esercito austro-ungarico, morì in un ospedale di Trento. Aveva solo 20 anni.

Vittorio Pellizzari Scarpèr di Daone, classe 1898, arruolato nel 1916.

Finita la guerra, riuscirono a tornare a casa i fratelli Antonio e Corrado. “Per ricordare i fratelli deceduti in guerra - ci ha riferito Marta - mio padre Cesare scelse per i suoi tre figli i nomi Giacinta, Vittorio e Marta”.


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